Focus. Energivori agevolati, tutti gli altri...

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Assoelettrica fa qualche conto

Assoelettrica non ci sta e lo ribadisce nel suo blog "OnOff" in un post dall'eloquente titolo "Energivori agevolati... tutti gli altri tartassati?". Al centro della polemica il decreto approvato dal governo Monti per ridurre gli oneri di sistema pagati dalle aziende energivore. Prendendo le mosse da un articolo recentemente apparso su Quotidiano Energia a firma di Nino G.B. Morgantini (QE 10/5), gli autori del blog fanno qualche calcolo a sostegno della loro tesi.

Si parte dall'aumento del costo annuo della componente A3 (che rappresenta il 92% del totale degli oneri generali di sistema) passato negli ultimi 3 anni - si legge sul sito - da 1,4 a 4,4 milioni di euro (per un'utenza media tensione dal consumo annuo di 100 GWh). "Il carico dovuto agli oneri di sistema -proseguono gli autori - è aumentato anche sulle bollette domestiche, per la famiglia media (consumo 2700 kWh/anno), il costo annuo della sola A3 è passato negli ultimi 3 anni da 28 a 89 €. Per le piccole aziende (o realtà commerciali) la storia non è stata diversa, un'utenza in bassa tensione che consuma 200 MWh all'anno si è vista aumentare in tre anni il costo della componente A3 da 3.500 a 11.300 €".

Il risultato, secondo Assoelettrica, è un'agevolazione per le grandi aziende (in grado di riversare parte dei sovra-costi sui clienti esteri) a discapito delle piccole (più rivolte al mercato interno) e delle utenze domestiche.

"Vedremo se l'Autorità ed il nuovo governo nella rimodulazione delle bollette decideranno di privilegiare più le utenze domestiche o le piccole aziende - conclude il post, che ricorda - la Germania, Paese che come l'Italia ha a che fare con pesanti incentivi alle fonti rinnovabili (16 miliardi di euro annui da 'spalmare' su circa 580 TWh di consumi elettrici), ha da tempo scelto la strada di privilegiare le aziende che possono godere di forti esenzioni, da gennaio infatti le utenze domestiche tedesche pagano per gli oneri legati alle fonti rinnovabili 5,3 centesimi a chilowattora contro i circa 3 cent che pagano oggi i domestici 'tipo' in Italia".