Caroelettricità, non solo Fer

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Rivedere tutti gli oneri in bolletta. Relazione Ises Italia-Assoelettrica. Gse: dal 2013 al via monitoraggio costi Italia-Ue

L'Italia, si sa, detiene il (poco invidiabile) primato del caro-bolletta. Un conto salato che grava perlopiù sui consumatori. Urge, insomma, un allineamento con i prezzi praticati nel resto d'Europa. Le voci su cui poter intervenire, a ben vedere, sono molteplici.

In testa la componente A3, da ripartire più equamente, sostengono Ises Italia e Assoelettrica, che ieri all'argomento hanno dedicato una tavola rotonda ad hoc presso la sede del Gse e messo a punto una relazione congiunta illustrata da G. B. Zorzoli. Secondo le due associazioni inoltre lo smantellamento delle centrali nucleari e i regimi tariffari andrebbero trasferite sulla fiscalità generale. In ogni caso, ha ribadito il presidente di Assoelettrica Testa, i "sacrifici debbono essere fatti da tutti e non solo dai consumatori".

Ben altra la posizione di De Blasio (Assosolare) e Tortora (Aper), convinti che il caro bolletta vada imputato, piuttosto che alle Fer,  al prezzo del gas d'importazione. Voce a cui Togni (Anev) aggiunge l'inefficienza della rete e alcuni meccanismi di incentivazione.

Ad ogni modo, ha detto il sottosegretario all'Ambiente Fanelli, quello delle rinnovabili è un settore ormai maturo. Di conseguenza la strada tracciata è quella di una progressiva riduzione degli incentivi in direzioni di un sistema di mercato.

Mentre Morgantini (Aicep) ha suggerito l'introduzione di una tariffa binomia (che tenga conto sia della potenza che dei consumi), il presidente dell'Autorità per l'Energia Bortoni, dal canto proprio, ha auspicato che la rimodulazione dei costi sia tale da premiare la competitività dell'industria manifatturiera nel suo complesso (non solo le "energivore") e alleggerire il peso che grava sui consumatori.

 Nel frattempo il Gse a partire dal prossimo anno, ha annunciato Lato, avvierà un monitoraggio dell'andamento dei costi in Italia e nel resto d'Europa, per indagare sulle ragioni del differenziale che penalizza la Penisola.