Non perdiamo l'orientamento

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Orientamento EnergiaA dicembre scorso l’AEEG, con il proprio documento  DCO 642/2013, ha manifestato il proprio orientamento di procedere nel 2014 ad una riforma della disciplina dei servizi di interrompibilità.

L’argomento è molto delicato poiché, sin dalle sue origini, l’interrompibilità è stata dai più trattata e valutata non come un servizio reso alla collettività bensì come un’agevolazione per pochi “eletti”.

AICEP è  convinta invece che, anche nei più remoti archivi di Terna ( e prima ancora di Enel ) si possano trovare registrate tante prove di quanti danni e quanti disservizi più o meno gravi siano stati evitati in tanti anni, grazie al razionale utilizzo dei servizi di interrompibilità messi a disposizione da grandi consumatori industriali energivori in alta e media tensione.

Ovviamente il migliore orientamento dovrebbe essere quello di preferire una articolazione della presenza di unità produttive interrompibili che sia ben equilibrata e coerente con la natura e la direzione dei flussi elettrici caratteristici delle diverse direttrici e dei principali rami della rete di trasmissione; altrettanto rilevante è il comportamento “storico” delle imprese che hanno svolto tale servizio negli anni passati senza furbizia e senza dolo così come, per evitare all’origine i guai di una possibile presenza di “furbetti del quartierino”, ogni offerta presentata da nuovi aspiranti alla fornitura del servizio dovrebbe essere corredata da un’apposita dichiarazione di “idoneità” rilasciata dal loro distributore.

In questa materia, così delicata per la salvaguardia delle utenze strategiche non interrompibili, la migliore valorizzazione del servizio di interrompibilità deve essere orientata più alla serietà, alla continuità e alla affidabilità della marcia regolare delle unità produttive interrompibili che, quando necessario, siano pronte a subire improvvisi distacchi del loro carico elettrico senza danni e senza eccessivi tempi di preavviso.

In questa ottica, AICEP è preoccupata dalla eventualità che i nuovi orientamenti della AEEG, finalizzati a mettere a punto meccanismi d’asta con una flessibilità più spinta delle posizioni degli operatori, possano innescare pericolosi fenomeni di mera natura speculativa nella compravendita delle bande di potenza interrompibile.

 AICEP  per non perdere l’orientamento auspica che dal 2015  l’assegnazione delle bande possa:

  • avvenire con il criterio del “pro quota” tra coloro che hanno già fornito il servizio,
  • disporre di offerte con massima trasparenza su flessibilità e cause di “forza maggiore”,
  • premiare la qualità del servizio già fornito alla rete nei tre anni precedenti,
  • fissare il numero di bande in base alla media annua degli anni precedenti,
  • ammettere nuovi partecipanti solo con idoneità certificata dal loro distributore.

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